Le Frazioni

Le frazioni di Cisano Sul Neva

Cos'è

Le Frazioni

Piamboschi
Altezza: 75 mt.
Frazione di recente istituzione è ubicata a valle del centro abitato di Cisano in una zona ampiamente soleggiata e immersa tra le coltivazioni che caratterizzano il territorio.
Conscente

Altezza: 126 mt.
Nei pressi del cimitero di Cisano sul Neva c’è il bivio per Conscente. Si attraversa un ponte dal quale, a valle e a monte, si possono osservare interessanti fenomeni di erosione dell’acqua, che ha formato laghi stretti e profondi.

Sulle sponde crescono cespugli di oleandri, spontanei in questa zona della Liguria. Il paese di Conscente (il toponimo significa “confluenza”) disposto a gradino sul pendio della sponda destra tra frutteti, vigneti e orti coltivati con cura, è il luogo ideale per osservare l’aprirsi delle valli Neva e Pennavaira a Nord e la piana di Albenga a Sud.

Il piccolo nucleo abitativo, oggi in espansione, ha origini medioevali. Il paese è sovrastato da uno dei pochi castelli antichi ancora conservati, sebbene con rifacimenti, di queste valli. Fu costruito dalla famiglia Costa di Albenga intorno alla metà del Cinquecento, in zona staccata dal borgo, da dove era possibile vedere i castelli di Zuccarello e di Castelvecchio.

In realtà Conscente aveva un precedente castello, fondato dai Clavesana e passato ai Cepollini per investitura feudale. Di quella costruzione resta un torrione detto in loco “Paràgiu”, che sovrasta la frazione Gombo il cui nome deriva dai “gumbi”, gli antichi frantoi.

Il feudo di Conscente passò in seguito ai Del Carretto del ramo di Balestrino. Nel 1797, durante gli echi rivoluzionari d’oltralpe, Conscente si proclamò indipendente con il nome di Castel Libero. Legata storicamente al castello è la seicentesca Chiesa di Sant’Alesandro fatta costruire dai signori Costa in onore del papa.

Conscente fu dunque un paese di grande prestigio per l’influenza della nobile famiglia Costa, un cui membro, Ottavio Costa, legato alla corte pontificia, banchiere e amatore d’arte, fu protettore di Caravaggio e dotò la chiesa parrocchiale di Conscente di un capolavoro di Guido Reni: il Martirio di Santa Caterina d’Alessandria, oggi nel Museo Diocesano di Albenga, unitamente al San Giovanni Battista, copia di bottega del Caravaggio, un tempo nell’oratorio di Conscente.

Testo in parte tratto da: rivieradeifiori.it

Cenesi
Altezza: 150 mt.
La frazione di Cenesi risulta accorpata al comune di Cisano per effetto del R.D. del 1929. Sino a quella data costituì comune autonomo, vantando la particolarità di essere una delle più piccole realtà amministrative della nostra penisola. L’origine del sito è strettamente legata alla storia del vicino comune di Arnasco, con cui formava la Castellania di Rivernaro o Rivernante.

I primi documenti attestanti il sito risalgono al XIII secolo, ciò fa supporre che precedentemente fosse parte integrante della Contea di Albenga. Lunga è la lista dei signori che risultano avvicendarsi nel possedimento dell’allora territorio di Cenesi, come la famiglia dei Cazulini che mantenne il possesso dal 1236 sino al secolo XVIII.

Dopo quella data Cenesi passò sotto la giurisdizione dei Marchesi del Carretto di Balestrino sino al 1797 , quando raggiunse insieme ad Arnasco l’indipendenza, quale comune avente come capoluogo Albenga; in seguito ne seguì le sorti entrando a far parte del Dipartimento di Montenotte. Nel periodo della Restaurazione Cenesi ottenne l’indipendenza da Arnasco, raggiungendo così la piena autonomia sino al 1929.

Martinetto
Altezza: 73 mt.
Procedendo verso Zuccarello si incontra Martinetto; sorto nell’Ottocento ad opera di una famiglia migrata dal sovrastante comune di Castelbianco, aumentò le costruzioni abitative intorno ad una fabbrica di barite, ora dismessa.

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Ultimo aggiornamento: 28/06/2023, 15:02

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